08/09/2022

Agribeauty e upcycling: la cosmetica gentile con il pianeta

Gli ingredienti cosmetici più ricercati oggi sono quelli che provengono dalle risorse della Terra, in particolare da quelli che diversamente sarebbero "scarti" o rifiuti e che invece acquistano nuova vita. Il concetto del "ritorno in vita" applicato anche alle formule e non solo al packaging. Questi ingredienti di tendenza provengono soprattutto dai campi, dagli orti e dai frutteti con una contaminazione sempre più forte tra alimentazione e cosmetica. L'obiettivo è nobile: il rispetto non solo della pelle ma del pianeta, perché la Terra è casa nostra, e ci riguarda molto da vicino.

Ci sono due termini che ormai ricorrono frequentemente in cosmetica: upcycling e agribeauty (o beauty gastronomy).

Upcycling: perchè è diverso da recycling

Il termine upcycling venne coniato nel 1994 da un ingegnere meccanico tedesco, Reiner Pilz che, in un’intervista parla del riciclo dicendo: “Il riciclo io lo chiamo down-cycling. Quello che ci serve è l’up-cycling, grazie al quale ai vecchi prodotti viene dato un valore maggiore, e non minore”.

L’upcycling sarebbe quindi molto diverso dal re-cycling, il riciclo, il cui obiettivo a volte è quello di far tornare un oggetto alla stessa funzione, a volte quello di trasformarsi perdendo valore.

L’upcycling, invece, significa riutilizzare per creare un prodotto di maggiore qualità, reale o percepita. 

I territori esplorati per ricavare questi ingredienti sono quelli delle farm, cioè le fattorie, o dell’orto o del frutteto. Di cosa si tratta? soprattutto di composti vegetali, ricavati da bucce e scarti di frutta e verdura, o da sottoprodotti di lavorazioni in campo alimentare: laddove un tempo i residui di lavorazione erano solo dei rifiuti, con nessun valore economico e rappresentavano un costo per le aziende, adesso rinascono sotto forma di attivi cosmetici, texturizzanti o gelificanti acquistando valore e risolvendo il problema dello smaltimento.

Agribeauty o Beauty gastronomy

Con il termine agribeauty si fa riferimento a tutte quelle formule con un cuore di principi attivi derivati da vegetali superfood, ovvero ricchi di attivi soprattutto ad azione antiossidante utili anche per la nostra pelle. D’altro canto, i confini tra i prodotti della terra e il beauty si sono sempre più ristretti anche in senso (quasi) letterale. Da quando, per inciso, alcuni tra i più conosciuti marchi di bellezza a connotazione naturale,  si sono fatti promotori del movimento Farm to beauty, acquistando o affittando aziende agricole o sempre più numerose sono le aziende che coltivano piante o frutti nei terreni intorno all'azienda per ricavarne gli ingredienti e per per meglio controllare la filiera di produzione. 

Esempi di ingredienti derivati dall'industria alimentare

Le materie prime provenienti dai rifiuti alimentari e dalle quali potenzialmente possono essere estratti preziosi principi attivi cosmetici sono tantissimi: pensiamo, ad esempio, agli scarti dell’olio d'oliva, a quelli degli  agrumi (in particolare bucce di arancia e limone) e poi ancora del cacao, dei fondi di caffè e del tè. 

Le bucce di mela dalle quali viene estratto un gel antiossidante, i cladodi di ficodindia da cui si ottiene un gel che non ha nulla da invidiare al gel di aloe, succhi o estratti acquosi di pera, zucchina, foglie di arancia, cetriolo, lattuga, mais, lime ma anche fiori quali le orchidee. Dalle distillerie in cui si lavora il gin si ottiene un prodotto dall'elevato potere idratante.

Il nostro database si arricchisce sempre di più di ingredienti upcycled provenienti da aziende specializzate (che sfruttano la biotecnologia o processi meccanici tradizionali) distribuiti dai nostri partner, oppure vendute direttamente da produttori del nostro territorio. Scoprile cercando per parola chiave "upcycling" in piattaforma.

Sitografia:

https://www.repubblica.it/

https://dressthechange.org/

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